Tra le più famose ci sono Segesta e Selinunte (note per le loro rovine antiche); l’incantevole Erice, immersa nella nebbia e affacciata su una bellissima valle; le ricche Marsala e Mazara del Vallo – e, soprattutto il tesoro naturalistico del Parco delle Saline, unico al mondo.
Noleggio auto trapaniTi basterà un breve viaggio (40 minuti circa, in direzione sud) per arrivare da Trapani a Marsala e scoprirne la bellezza, che va dal suo ricco patrimonio storico che copre millenni interi (esistono testimonianze di storia antica custodite nel grande parco archeologico e nel vicino museo, in cui è anche conservato l’unico relitto esistente di una nave punica) fino a episodi più recenti, come lo sbarco di Giuseppe Garibaldi con i suoi Mille. Il suo centro storico, poi, è ricco di chiese e stupendi edifici barocchi. Ma non solo: la vera ricchezza di Marsala è nel suo entroterra, nel quale i vigneti si stendono a perdita d’occhio, dando origine a uno dei vini più famosi e apprezzati nel mondo, il Marsala DOC, che potrai assaggiare fermandoti in una delle numerose cantine del territorio.
Mazara del Vallo, poco più a sud, è una città di grande fascino e tradizione. La sua bellezza principale è data dalla grande commistione di stili architettonici diversi e dalle evidenti tracce del passaggio, nei secoli, di Romani, Arabi e Normanni. Una commistione che si può vedere concentrata nel ricchissimo centro storico della città, la cui struttura araba (il mercato e il centro storico assomigliano a un suq) è racchiusa da mura normanne. Il medioevo, poi, ha visto un ulteriore sviluppo della città e la costruzione di due delle chiese più importanti per imponenza e arte dell’intero Sud Italia: la Basilica Cattedrale del Santissimo Salvatore, dell’anno 1.000, e la Chiesa di San Francesco, costruita nello stesso periodo per volontà di Ruggero d’Altavilla. Poco oltre, poi, potrai imbatterti in altre due chiese dalla struttura insolitamente arabeggiante: quella di San Nicolò Regale e quella della Madonna delle Giummare. Infine, presso le antiche mura, potrai vedere quel che resta dell’antico Arco Normanno, uno dei simboli della città, situato in Piazza Mokarta e nato come porta d’ingresso del castello fatto erigere da Ruggero d’Altavilla per festeggiare la vittoria contro i Saraceni (andato purtroppo distrutto alla fine dell’800).
La riserva Orientata delle Saline è uno dei tesori più belli e magici dell’intera Sicilia: si estende tra Trapani e Paceco e comprende una fascia costiera di quasi 1.000 ettari, visitando la quale non potrai che restare abbagliato (in tutti i sensi: portati gli occhiali da sole!) dalla magia e dall'immensità delle distese di sale bianco ammonticchiato per asciugare al sole. A rendere ancora più suggestivo il paesaggio quasi lunare delle saline, ci sono gli enormi mulini a vento che costellano la zona. Se pensi che sia insolito trovare, nel pieno sud d’Europa, gli stessi mulini che si vedono nelle Fiandre, ti rassicurerà sapere che fino agli anni ‘60 del secolo scorso i salinai usavano il vento per riuscire a sollevare le enormi quantità di acqua da cui estrarre il sale e, poi, per macinarlo.
Un’esperienza che ti consigliamo di provare è quella di visitare le saline al tramonto: quando il cielo si colora di rosso e il contrasto con le candide montagnole di sale si fa ancora più accentuato e vivido.
Oggi Segesta e Selinunte vengono visitate in genere insieme dai turisti in cerca di tracce archeologiche, ma è bene sapere che gli antichi abitanti delle due città sarebbero inorriditi a sentirsi associare a quelli che ritenevano, da sempre, i loro più acerrimi nemici. Sì, perché le due città, oggi considerate parte dello stesso itinerario, si combatterono a lungo e in modo feroce. Una storia antica di secoli e ricca di reciproche ripicche e distruzioni di cui però, oggi, abbiamo preziosissime tracce, come il tempio di Segesta, perfettamente conservato, e l’altrettanto ben conservato Teatro Greco, risalente al V secolo avanti Cristo eppure ancora in uso (in occasione del Segesta festival, tra fine luglio e fine agosto), capace di ospitare 3.000 persone. Altrettanto ricche, anche se un po’ meno conservate, sono le rovine di Selinunte: la città venne rasa al suolo nel 409 a.C. dai Cartaginesi e da Annibale, che ne saccheggiò i templi e ne distrusse le mura. L’area archeologica sopravvissuta è grande circa quaranta ettari e ospita, tra le altre cose, l’acropoli con i resti di antichi templi e la Torre di Polluce, costruita sui resti di una torre più antica per difendersi dalle incursioni saracene.
Quando arriverai a Erice con la tua auto AVIS, avrai qualche istante di straniamento, giacché per un attimo non ti sembrerà di essere più in Sicilia, visto che si tratta di una città diversa da tutte quelle che hai incontrato sino ad ora. Di origine fenicia, Erice è arroccata a 800 m di altezza sul mare, posizione che le consente di dominare un’intera e vastissima valle che, poi, sfocia nel mare e che in inverno dà origine a una strana e fitta nebbia, simile a quella che si vede in Lombardia o in Umbria. Oltre alla posizione geografica, che la rende particolarissima, a farti innamorare della città sarà il suo centro storico, chiuso da mura fortificate e simile a un labirinto di stradine tanto strette da permettere il passaggio di una persona sola alla volta, e sulle quale si affacciano piccole case dai grandi e curati cortili. Un insieme di suggestioni diverse difficile da descrivere eppure, allo stesso tempo, impossibile da dimenticare.